I profili colore: CMYK e RGB

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Quando vogliamo stampare un immagine a casa con la nostra stampante a getto di inchiostro non ci curiamo di saper con che profilo di colore la nostra immagine è impostata e spesso ci limitiamo a scaricarla dalla macchina fotografica o da internet e metterla in stampa.

Le cose cambiano molto quando, invece, dobbiamo far stampare le nostre immagini in tipografia. infatti il formato standar per fotografie digitali è RGB. Tale modello di colori è di tipo additivo e si basa sui tre colori rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue), da cui appunto il nome RGB. Aldi là delle motivazioni per cui le fotografie vengano generate con questo particolare metodo di fusione additiva, bisogna tener conto che le stampanti tipografiche utilizzano un profilo colore differente e per questo tutte le immagini e i colori del nostro file dovranno essere necessariamente convertiti in quadricromia con la sigla CMYK. Questa sigla (CMYK) sta per  Cyan, Magenta, Yellow, Key black. La “K” in CMYK si riferisce a key (chiave), in quanto i sistemi di stampa che utilizzano questo modello usano la tecnologia Computer to plate (CTP), nella quale mediante una “lastra chiave” (“key plate” in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori.

Per questo è importantissimo verificare, oggi quasi tutti i programmi professionali di grafica lo fanno, che tutte le immagini e i colori utilizzati nel nostro file siano trasformati in CMYK prima di preparare il PDF per la stampa tipografica. Questo controllo è  necessario e indispensabile anche perché, spesso, nella trasformazione da RGB a CMYK alcuni colori cambiano vistosamente dando un risultato molto diverso da quello visto a monitor.